Profondo nella sua semplicità questo poeta segnalatomi da BadGuy, nickname di una cara amica la cui virtualità comincia a starmi stretta.
Ne riporto due da QUA, ma sono tutte belle.
Pietà cuori duri
Pietà, pietà cuori duri
pietà per l'uccello migratore
che ha perduto un'ala in volo.
Pietà per l'orfano gitano
che s'è giocato a carte
sella e cavallo
suicida in una prigione.
Pietà per il giovane Nessuno
ucciso in Cina
o un qualsiasi altro luogo
clima razza condizione.
Pietà per chi muore all'impiedi
dentro una camera d'affitto.
Pietà per chi cade
pietà per chi si lascia cadere.
Pietà, pietà cuori duri
voi che siete sempre seduti
e apprendete dai giornali
la morte degli altri.
Dimesso l'affanno
Dimesso l'affanno;
quieto, distante, separato
e infine perdonato
da quelli che mi amarono.
Questo mucchietto di cenere
in mezzo alla foschia
sono io; l'erba che sopra
vi cresce, ancora verde
la mia poesia.
Alla sete delle ultime cicale
RispondiEliminaLascio la tua voce
Di notte. Agli orologiai
La lancetta atroce
Che conduce le ore
Alla radice del medesimo dolore.
Ho desiderio delle tue pupille
Che con le mie
Sfiduciate combaciano.
Ho desiderio delle tue
Mani tranquille
Nelle quali vorrei,
Dopo averti mangiata
Rannicchiarmi e dormire.
tratta da "Fughe Provvisorie"
(sempre) Raffaele Carrieri ;)
La lancetta atroce che conduce le ore...
RispondiEliminama il BadGuy-moment è "dopo averti mangiata, ranicchiarmi e dormire."
è bellissima! O_O
ne ho aggiunta un'altra, mi ha colpito troppo con quella morte che è come un riposo.
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