Caldo estivo,
ardente, asmatico;
silenzi crepuscolari o
rumori assordanti.
Sabbia inodore, amorfa;
pescato irradiato, putridente.
Silenzio per i vivi?
Ribalta per i morti?
Foglie bronzee cadono,
spogliando i testimoni
dell'oblio trascorso.
Altri testimoni producono
frutti purpurei, plasmati
da larve nutrite.
Vita e morte incrociano,
muovono, asincrone e simbiotiche.
Poi il gelo, salita e ostacolo,
freddo, buio, interminabile.
E' anche pace, immobile
che prepara il divenire;
è studio e contemplazione
che attende un pretesto,
un'occasione, un palcoscenico.
Sopravvive la speranza...
...che arriva
in un volo senza soste,
senza possibilità di cammino.
Non ambisce la felicità
eterna e inattacabile;
cerca e crea ricordi,
gioie effimere, le sole possibili,
le sole vere, le sole spontanee.
La vita è rifiorita.
Ora attende l'estate,
il ripetersi del ciclo,
per poter gioire ancora
della felicità più grande:
la Rinascita di un fiore;
la Forza, fragile,
di una rondine che vola.
0 commenti:
Posta un commento