In questi giorni in cui il governO studia come rendere sempre più inerme chi almeno ci prova a pensare con la propria testa e ad esprimersi di conseguenza, io per la prima volta nella mia vita dispongo di un angolino dedicato interamente al piacere primo: lo studiolo. Scrivo oggi ma la data fatidica è stata il 24 settembre 2011, quando è terminata la composizione di quello che vedete in foto, il mio Angolo Sacro, dove posso isolarmi da tutto ed avvicinarmi al Divino Cogitar che m'è dolce in questo mare di...
Era doveroso per me brindare a questo evento. All'alba dei 46 anni, finalmente, ho qualcosa che si può chiamare studio, studiolo, vale tutto, mio, solo mio, e quando mi siedo lì... anche io divento "mio". E' composto da: una scrivania 100x50 cm ricavata da una vecchia cameretta; un portalampada da tavolo riciclato con piccola riparazione; una poltrona da ufficio presa da scarti del trasloco di un'azienda. Costato il miglior prezzo possibile: 8 euro per la lampadina a basso consumo. Poi ovviamente la mia "protesi", il notebook con relativi accessori, con cui faccio tutto: leggo, guardo i film, scrivo ovviamente. C'è spazio anche per il libro del momento, perché questo è anche il mio angolo di lettura.
Fa ridere eh? Eppure mi sento ricco come non mai.
Sempre ho avuto nelle case dove ho vissuto solo spazi condivisi. Ho letto e scritto nei posti più impensati, e lo faccio tuttora, ma da 4 giorni ho anche un luogo preposto, esclusivo, e per quanto piccolo è il mio regno.
Faccio ancora ridere? Be' mi fa piacere, la risata è una ricchezza! Però... perché ti faccio ridere? Ti dò del tu, parliamoci apertamente, adesso il discorso diventa serio. Posso farti ridere per la mia miseria cronica che ha trovato soddisfazione anche in questa pochezza di mezzi, e allora ridiamo insieme. Può invece farti ridere la mia sensazione di felicità, al di là dei mezzi, di avere un luogo che forse non serve a nulla, e qua t'invito a fermarti un attimo e proseguire al prossimo capoverso. Se hai letto fin qua puoi farlo, e non temere la farò breve, perché questo è il motivo per cui ho scritto questo post, che non è solo celebrativo.
Sono pochissime le case, tra quelle che ho visitato per le più disparate ragioni, persino quando grandi e particolarmente spaziose ed accoglienti, a disporre di uno studio, ma voliamo bassi, usiamo la parola studiolo che mi piace. Quando lo si trova, è quasi sempre un luogo o del c.d. capofamiglia o dello studente di turno. Il capofamiglia ci sbriga incombenze, lo studente lo usa come luogo che prima riesce ad abbandonare per uscire e meglio è (comprensibilissimo). Ne ho visti 2, solo ed unicamente 2 sono rimasti nella mia memoria, veramente vissuti come luoghi di Studio non professionale ma proprio di Svago, per alimentarsi oltre il bisogno, e non erano nemmeno nelle case più agiate. C'è qualcosa che non quadra, e chi scrive non è certo la persona più istruita della terra ma una considerazione socio-culturale mi sfugge di mano. Come mai non si sente il bisogno, nelle case, di avere angoli come questi? Agli studiosi la sentenza su cause, concause, effetti e quant'altro.
Io mi limito ad affermare una cosa in cui credo fermamente:
Indice di Vivibilità
una Casa a dimensione Veramente Umana dovrebbe mettere a disposizione di ogni singolo suo componente, già da un'età infantile per educare alla cosa, un luogo privato, personale, rispettato da tutti gli altri come inviolabile, dove studiare, leggere, fare quello che si vuole in assoluto raccoglimento e possibilmente in silenzio, col minor disturbo possibile. Quando si pensa ad un luogo veramente abitabile, dove le persone all'interno possano crescere e vivere dignitosamente più che sopravvivere, bisognerebbe chiedersi se realizzare questa cosa è possibile e per quante persone. Quel numero di persone è l'Indice di Vivibilità di una casa, e quando è a zero la casa dovrebbe essere dichiarata Umanamente Inagibile.
Robydixit.
Quell'"anche io divento mio" è bellissimo my friend! Inoltre quell'indice di vivibilità mi ricorda tanto SOS Tata, non so perché eheh :-) Ti faccio solo un saluto che devo scappare in sede e papparmi prima un bel croissant francese con tanto di caffellatte :-)
RispondiEliminaah ma sei in franconia per lavoro... beato te! grazie del saluto. oh, se ne imparano sempre: sos tata non lo conoscevo :)
RispondiEliminaFigurati se l'Artista Eremita non concorda sull'Indice di Vivibilità... :D
RispondiEliminaAggiungo che quanto dici sul tuo angolino non fa ridere per niente, anzi commuove: è bello, giusto, sacrosanto, di vitale importanza, avere il proprio Regno, in cui Esistere, Pensare, coltivare le Passioni e l'Intelligenza e la Creatività in santa pace...
(Io non ti fotografo il mio perché mi sentirei in colpa: ho finito con l'installarmi in uno studio-scriptorium ricavato dalla vecchia cameretta di quando io e mio fratello eravamo bambini - dormo in quella minuscola che un tempo era per gli ospiti - niente di lussuoso, e ci mancherebbe, ma è un gran bel Rifugio meravigliosamente disordinato e denso di pensieri...)
p.s. cazzo che invidia il croissant franzuso... :D
grazie nicola, anche per avermi risparmiato insane invidie per il tuo scriptorium scriborium, ahah!
RispondiEliminala mia "scrivania" è proprio quella della cameretta che dividevo ai tempi con mio fratello, ai tempi inutilizzabile però nella modalità attuale.
ma lo studiolo tipo quello di Amici miei?!? :)
RispondiEliminagoditelo Roby!!!
ma quale ernest, quello di mascetti nel garage? chissà, forse il nome mi è stato ispirato da quel film in modo inconscio, ahah! grazie eh, non mancherò :)
RispondiEliminacaro roby a me non fa ridere, anzi ti invidio!
RispondiEliminal'indice di vivibilità dovrebbe essere un diritto inalienabile sancito dalla costituzione.
godine al massimo, è una grande conquista :D
GRAZIE di questo post Roby,da questo momento mi sento ricchissima anch'io ,con la mia stanza da lavoro -studio di mt 4,20x2,chi cazzo lo vuole il superfanfilo,il suv o la vacanza in luoghi vip...ho il mio angolo per ritrovarmi !
RispondiEliminaops scusa x il caxxo
RispondiEliminafelicitazioni roby! viva gli studioli fattincasa e viva gli angoli del iochesonomio.
RispondiEliminaquello che dici poi m'ha fatto tornare alla mente quel pazzo di buckminster fuller, pensa che progettava negli anni '20 moduli abitativi prefabbricati e trasportabili in elicottero, e se c'era una parte del modulo sempre fissa era proprio la 'biblioteca'.
lo diceva pure victoria woolf in una stanza tutta per sé: per scrivere (e più in generale per pensare e produrre creativamente) occorre un posto privilegiato dove stare lontani dal caos della vita. Complimenti per la conquista, non è mica cosa da poco!
RispondiEliminagrazie frank! dai che sei giovane, hai tempo per... :)ù
RispondiEliminagrazie a te mad, e vai tranqui, qua CAZZO si scrive con le ZETA, ahah!
dr.nick, ma quante ne sai... non sapevo nulla di quel buckeccetera, devo indagare O_o
hobina, che scrittrice mi vai a citare! la adoro virgina... lusingato! :P
Concordo e ti invido l'ordine svizzero ... sul mio c'è polvere, carte, cartine, appunti, penne e matite buttate in giro, piccole grandi, cd, libri, peli del gatto, graffette ...cose sempre da ordinare, il bigliettino delle cose da fare al momento e quello delle cose da fare che non faccio mai. Lo specchio del mio caos.
RispondiEliminaciao Alli! grazie. be', prima della foto ho fatto un minimo di ordine, confesso. poi non c'è molto spazio per "disordinare" :)
RispondiEliminaper il casino delle robe da fare, commissioni, ecc... ho una mensola apposita in altro luogo della casa, questo mi salva.
Condivido con te su avere un angolo per se, un angolo dove stare con le tue cose, il tuo computer e il tuo mondo personale. In effetti in famiglia è difficile avere un proprio spazio e di solito è invaso dai figli! Ciao e buona serata! Cri : )
RispondiEliminaeh sì cristina, gl'invasori principali spesso sono i nostri piezz 'e core... ;-)
RispondiEliminagrazie, buona serata anche a te
clap clap clap: dichiaro casa mia umanamente inagibile, ma solo per quello che MI riguarda, visto che mio marito una studio (e non studiolo, beato lui) ce l'ha. Io sono relegata con la mia "protesi" :) sul divano ad angolo, con piedi allungati sulla chaise longue e somministrazione cibo e bevande a parziale risarcimento da colui che usurpa lo spazio-studio tutto per sé. Voglio brindare anche io al mio studiolo...presto!!!
RispondiEliminabrindo a te allora, turista! e poi, non si sa mai che prima o poi ti riesca un esproprio "proletario", ahah! ciao
RispondiEliminaSto traslocando e mi sa che il mio studio sarà il bagno. Lascio tutto ai figli!!!
RispondiEliminaBel post
E'sempre uno spasso leggerti,Roby...
RispondiEliminaIndice di vivibilità...in effetti dovrebbe essere sancito dalla Costituzione.
Non so perchè ma il tuo post mi ha fatto tornare in mente qualche scritto di Machiavelli che lessi tanti anni fa.
Mi pare fosse relativo al periodo del suo esilio dalla politica: e mi pare si tratti della sua lettera al Vettori.
Niccolò trascorreva le giornate nei campi,ma poi la sera,si cambiava d'abito e indossava "panni reali e curiali" per entrare nel suo studio .
Così nacque "Il Principe". Che avesse scoperto anche lui l'Indice di vivibilità?? ;-)
Ps:sono Von,ovviamente...
Ma che hai fatto a Fanfare? Non riesco più a commentare! :-O
grazie Von! aaahh, bello rileggerti :)
RispondiEliminacaspita, il "nanetto" di Machiavelli mi lusinga. anch'io mi metto il mio bel pigiamino prima di passare la nottata nello studiolo, ahah!
bho, non ho fatto nulla. avrai l'account "impolverato"... pochi minuti prima di te ha commentato popsylon senza problemi
Mi piace molto il tuo angolo... e concordo con te con la "necessità" di uno studio. Io ho avuto sempre la fortuna, in tutte le case in cui ho abitato (prima da figlia, ora da moglie), di avere degli spazi miei... anche oggi, a casa nuova, ho il mio studio. :)
RispondiEliminaciao Fra! è stata ed è una fortuna, dici bene. il mio lo sto ancora migliorando, e potrà sempre migliorare :)
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