Il sogno si chiamava QueenBee
(Yamaha Ténéré XT600Z 1VJ del 1986)
Dopo l'ennesimo infortunio in moto mi sono deciso definitivamente ad appendere al chiodo il casco, come si dice in gergo. La caduta più banale ha prodotto i danni più gravi, ho la mano sinistra ridotta una schifezza, poco più d'un pendulo pezzo di carne. Speriamo solo che il terzo intervento che a breve dovrò fare migliori la situazione, e qui chiudo subito la cronaca horror.
Voglio onorare la memoria della mia amata QueenBee, la moto che vedete a destra nella foto. Quella foto è proprio bella, un giro dei più difficili che ho fatto in off-road rapportato alle mie capacità, fango a palate nell'OltrePo, sembrava di andare sul sapone. Poi quella sosta sotto un viadotto ed il mio compagno di gita, il caro Paul, mi scatta questa meraviglia fra le moto gemelle.
Delle tante foto fatte in 3 anni di giri è sicuramente la più particolare.
Ringrazio la QueenBee, incolpevole dell'imperizia sommata alla sfiga che mi ha portato alla situazione ed alla decisione attuale. 3 anni indimenticabili, durante i quali ho vissuto una rinnovata giovinezza, fatto cose che da ragazzo non avevo fatto in tempo a fare pur volendo e, soprattutto, ho conosciuto tanta gente splendida e simpatica.
Gli amici ovviamente restano, la moto no. La venderò, spero ad un amatore di questi splendidi ed indistruttibili monocilindrici "di una volta". Mi sono sfidato, impegnato, divertito, sapevo i rischi che correvo, ne ho subito le conseguenze, tutto secondo copione. Ora basta, i crediti con la fortuna ho la sensazione si siano esauriti.
Ho fatto esperienze sufficienti a compilare un interessante album fotografico che guarderò ogni tanto con gioia, mai con rimpianto. Ho girato tanti posti, fatto esperienze che non pensavo più possibili con moglie e figli, fatto litigate con la moglie indescrivibili per farle ma ne sono contento.
I giri sui passi di montagna in solitaria: Crocedomini e Presolana, Il Balcone D'Italia, Lugano e Monte Bré, 5 Passi Presolana Vivione Aprica Stelvio Gavia, 4 passi Spluga Julier Bernina San Marco. Hanno avuto un vago sapore zen, infrasettimanali di lunedì, eravamo in giro io, gli animali e i pochi lavoratori di quei luoghi spesso impervi. Alla mia lenta ma continua andatura, tutti giri di un giorno nel quale percorrevo una incredibile quantità di km senza mai toccare autostrade. Meravigliosi.
Il viaggio lunghissimo, per questo tipo di mezzo, fino a Mothern e non contento il ritorno tagliando per Monaco a visitare il memoriale del campo di concentramento di Dachau, un sogno che avevo da tempo, sempre in groppa solitario al mio destriero. All'arrivo a Milano in piena notte m'era sembrato d'aver girato il mondo ed il tempo.
E poi i giri dei Caballeros, le manifestazioni di off-road, le motocavalcate, i raduni del Club Teneré Italia... tanti splendidi momenti, sempre vissuti con bambinesca goliardia e voglia di lasciarsi ogni menata quotidiana alle terga. Tutto bellissimo.
Mi fermo qua con le citazioni che inizio a provare una certa commozione. Potrei scrivere tanta di quella roba... ma quanto sopra abbasta al tributo, ed alla memoria per non disperdersi.
Cara QueenBee, che bel nome nobile e naturista che t'ho dato, sei diventata famosa anche se in mano ad un non-pilota, quasi un anti-pilota. Una regina delle api, l'insetto rivelatore e purtroppo vittima dell'inquinamento.
Questo non è un epitaffio, solo un saluto di ringraziamento, un atto dovuto.
Ci lasciamo senza troppe chiacchiere, ci siamo incontrati quasi per caso e siamo stati gioviali e concreti. Abbiamo goduto l'attimo, altre gioie ci attenderanno.
Un ultimo primo piano sul Gavia, eravamo soli.
Accidenti! Mi dispiace,Roby...e per l'infortunio alla mano e per la tua decisione di non inforcare più la moto.
RispondiEliminaCapisco alla perfezione "quel senso di pace quasi Zen" che hai provato più volte nei tuoi viaggi in solitaria...
E' lo stesso senso di pace interiore e appagamento che provo io quando mi lascio alle spalle semafori,clacson e trambusto per infilarmi su per i colli,prediligendo strade poco battute e assaporando golosamente ogni singola curva,ogni bel panorama che mi si schiude davanti...
Prendere strade sconosciute,fermarsi davanti ad un bel paesaggio e magari scambiare qualche parola con un contadino intento al lavoro è un momento terapeutico e ludico,in cui mi lascio alle spalle tutto e mi fondo con la natura.
Bellissime le foto!
Grazie per averle condivise con noi. ;-D
Grazie anche a te per il bel commento! Sì, sono cose che si capiscono bene solo se si provano personalmente.
RispondiEliminaDai, troverò il modo di divertirmi altrimenti. :)
Non so cosa significhi avere una moto "come si deve" tra le gambe ma da ragazzo ho avuto il mio motorino e le sensazioni che mi ha dato sono indelebili nei miei ricordi.
RispondiEliminaMi dispiace per la tua decisione, spero che almeno prenderai un ricordo dalla gloriosa Quen Bee!
Eh, i ricordi ce li ho addosso purtroppo! :)
RispondiEliminaC'è grande differenza fra moto e motorino. Dato il fattore comune delle 2 ruote e dell'aria, la differenza nei viaggi che puoi fare è notevole, anche se so di gente che ha girato il mondo sui cinquantini.
Con questa poi ho trascorso interi week-end in fuoristrada, dormendo in tenda... piccole avventure.
Bellissimo pezzo. Toccante. Hai fatto amare una moto a uno come me che ha sempre avuto in antipatia le due ruote...
RispondiEliminap.s. risolto il mistero di ieri: da quel maldestro che sono avevo copiato e messo nel segnalibri il link dell'intro invece dell'home del blog!
Nicola, capisco cosa può non piacere dei motociclisti. Ma ci sono tanti, come me, che non vanno in giro smarmittati, a fare slalom fra le macchine o a correre come pazzi. Tra questi c'è un curioso, per chi non lo conosce, spirito cavalleresco: ci si saluta quando s'incrociano le strade, ci si aiuta in caso di difficoltà, anche se non ci si conosce. Quando facevo giri in solitaria puntualmente facevo amicizia con altri motociclisti, italiani o meno. E' proprio una bella cosa.
RispondiEliminaGli esibizionisti non li sopporto nemmeno io.
Aggiungo ai numerosi pregi di Queen Bee l'aver ispirato uno splendido post come questo.
RispondiEliminaMai guidato una moto né sognato di farlo, ma sei riuscito a coinvolgermi nella tua commozione.
Ciao.
grazie Licia, porto i complimenti anche alla regina.
RispondiEliminaciao
in bocca al lupo cavaliere
RispondiEliminagrazie darko... crepi! :)
RispondiEliminaI cosiddetti "esibizionisti" sono insopportabili e pericolosi...inoltre con il loro comportamento screditano i tranquilli viaggiatori da diporto come me e te,Roby...
RispondiEliminaMeno male che,alla fine,quelli della nostra razza sono in netta maggioranza e,sicuramente,viaggiatori molto più longevi,dato che i fenomeni finiscono ben presto la loro folgorante carriera contro qualche guard-rail o sotto un autoarticolato.
Confermo lo spirito "cavalleresco" di amicizia e cooperazione disinteressata...
verissimo caro Vonetzel, ti quoto in toto.
RispondiEliminapeccato non essere riusciti a fare un giro insieme prima delle mie "dimissioni".
chissà, magari fra un po' di anni, quando i figli saranno grandi e la mia incolumità fisica sostanzialmente inutile all'umanità, prenderò uno dei miei antichi miti, un Harley tipo motofalciatrice magari col cambio automatico, ma di quelle che non fanno casino, per andare a zonzo come il nonnetto di "Strade perdute". :)
io sono Queen B (che suona volutamente come queen bee > ape regina) quindi mi sono sentita chiamare in causa ;D
RispondiEliminaamavo quella moto :)
grazie per i ricordi...
Benvenuta Queen B!:-)
RispondiEliminaMai dire mai nella vita,Roby...
RispondiEliminaIo ed un mio carissimo amico,anch'egli "cavaliere" di uno splendido GS nonchè compagno di stupende escursioni,ci siamo fatti solenne promessa. Il tempo per andare in giro ora è veramente poco,dato che abbiamo entrambi figli piccoli.
Tra una ventina d'anni però,quando i nostri figli saranno grandi e le mogli,stanche della nostra presenza,acconsentiranno ben volentieri alla nostra partenza,partiremo per un Tour della nostra penisola senza una meta precisa.
E staremo via parecchio tempo.
Ci manca il terzo... ;-)
20anni? esattamente quanto mi manca alla pensione...
RispondiEliminadirei che si può fare! :D
nel frattempo mi hai defraudato del Welcome di rito con la nuova ospite, devo dire Vonetzel che a furia di frequentare il Galattico cominci ad emularne i cleptomani vizi! sono preoccupato sai? ahah!
non potevo fare a meno d'invitare Queen B per motivi talmente ovvii... grazie per essere qua, tra l'altro Neverland che ho subito messo in blogroll è proprio bello, con racconti, poesie... lo consiglio. :)
Andrò presto a fare visita a Queen B, allora.... :-)
RispondiEliminammmmh la queen bee è un po mia :)) (la moto ovviament:) primo perchè ormai è nella mia ratcaverna, primo del primo perchè le mie manine ne hanno curato la salute e ancora più primo perchè abbiam condiviso scarico a scarico tante avventure e situazioni che forse un giorno metteremo "in parole"...facendoci ispirare da bacco e i suoi fratelli ;)
RispondiEliminanon entro nel merito sul classismo che molti utenti di motociclette amano enunciare...personalmente son convinto che esistono due tipi di persone che amano le moto e sono quelli che le usano e quelli che ne parlano.
roby la queen ti aspetterà tu rimetterai in ordine la zampa da licantropo e poi tornerai a goderti quelle emozioni d'amore zingaro che solo una moto può dare.
...la moto è uno degli amori dell'anima ,la passione la vivo a letto ;)
lunga vita al dick e alla sua quennbee
cazzo paul, puoi capire quanto mi manca la mia motina? sì che lo capisci...
RispondiEliminaintanto ho deciso di non venderla, e questo è un fatto. poi, come dice anche il caro Vonetzel (che andremo a trovare, n.b.): mai dire mai.
tienila calda la regina, e curala come sempre :-)
a giorni mi operano, fra qualche mese vediamo l'artiglio cheddice.