mercoledì 17 agosto 2005

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Libertà d'opinione

Questo discorso è punto centrale e premessa di tutta la sezione Opinioni, della quale ho deciso di arricchire il mio sito. Questa è l'unica sezione che conterrà solo ed esclusivamente opere mie, e se ne conterrà di altri sarà solo perché le sottoscrivo in modo totale.

Leggendo e riflettendo né più né meno come fanno tante persone, ho costruito per la mia insignificante vita un castello di valori e d'opinioni su tutte le situazioni che, direttamente o meno, mi sono trovato ad affrontare. Giuste o sbagliate che possano essere, queste opinioni io le esprimo talvolta con moderazione, talvolta con ironia e satira anche cattiva e feroce, e ciò in dipendenza di tanti fattori, non ultima la condizione vitale e sociale che vivo nel momento stesso in cui mi accingo a scrivere qualcosa.

Come già detto, non vi è in me e nelle opinioni che scrivo alcuna pretesa di originalità, sia riguardo a quello che scrivo sia riguardo al fatto in sé di scriverle. L'idea di scrivere è nata inizialmente dal desiderio di lasciare ai miei figli un ricordo che non fosse una foto o un video. All'idea iniziale s'è aggiunta poi la voglia di scrivere qualcosa più in generale, una passione che pian piano è cresciuta da sé.
Le Opinioni mi nascono di continuo e spesso sono riflessioni lunghe e complesse, che è bene che scriva perché la memoria non mi aiuta molto e perdo facilmente il processo logico di costruzione. Ho sempre con me il computer su cui scrivere una bozza che poi vado a rielaborare quando valuto che ne vale la pena, oppure un pezzo di carta e una penna in mancanza d'altro. La forma poetica è quella che prediligo, per il suo potenziale emotivo intrinseco. Anche il racconto, quando la fantasia mi accoglie tra le sue braccia, è una forma che mi piace. A volte però non trovo di meglio che scrivere un articolo o un piccolo saggio, soprattutto quando cattiveria, ironia e satira mi pervadono con forza. Sono momenti, questi ultimi, anche di sfogo, e lo scrivere è un godimento straordinario, ma sono anche momenti in cui metto in gioco il mio Io che non cerca compromessi, e ora mentre scrivo queste righe sono in uno di quei momenti.

DIFENDO CON FORZA LA LIBERTA' D'OPINIONE E ODIO IL COMPROMESSO!
Non ho ambizioni di alcun genere, non devo sottostare ad alcuna regola di corporazione, sono un uomo libero nei limiti concessomi dalla mia condizione sociale. Quindi: dico quello che mi pare! Pensare che rispettare le opinioni degli altri significhi esprimere le proprie con moderazione, con tatto e pacatezza, sempre e in ogni situazione, è una fesseria colossale. Diciamo quello che pensiamo, lo voglio dire a tutti, come e dove e quando e quanto ci pare: ogni espressione sarà un arricchimento per tutti solo se fatta sinceramente, con il reale stato d'animo dal quale è nata. E' proprio esprimendo con forza le proprie idee che si rispettano quelle altrui: possibile che non si riesce a capire questo principio elementare? Un tale atteggiamento implica l'idea che l'ascoltatore, o lettore che sia, voglia parimenti essere sincero con te, ed è inoltre una forma di rispetto perché lo "zucchero per mandar giù la pillola" si usa coi bambini, mentre con gli adulti queste cortesie sono inutili, a volte persino maleducate, e controproducenti.
La massima concessione che mi viene di fare alla cortesia, all'essere accomodante cogli ospiti, è proprio scrivere questo testo, perché molti che mi vengono a visitare sul sito non mi conoscono e potrebbero facilmente fraintendermi. Ho piena coscienza di ciò, tant'è che il ridottissimo numero di persone con cui posso parlare nella massima libertà non mancano di farmelo notare continuamente. Ognuno ha i suoi limiti.
Non sono Ghandi o M.L.King. Li ammiro ma non li emulo, perché sono diverso da loro e non c'è nulla che mi possa cambiare. Fatte le debite proporzioni, e prese le debite distanze sulle opinioni religiose, sono più paragonabile nei modi a Malcom X, un mio mito recente col quale sento una grande vicinanza nelle espressioni e nella passione.

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