martedì 5 luglio 2005

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Piccoli modelli crescono


Che bel servizio televisivo ho visto domenica, sul tg2 nazionale!
L'avete visto anche voi? Alta moda, o "pret a portair" (??), non so dire, me ne intendo veramente poco e farò penitenza col cilicio appena possibile per emendarmi. Il fatto che mi ha entusiasmato, che mi ha fatto capire quanto meraviglioso sia questo mondo della moda, è stato vedere sfilare dei bambini, con dei vestitini bellissimi, con e senza decorazioni, uno spettacolo commovente, ve lo dico coll'organo cardiaco in mano.


- Embhe, che c'è di strano? - , mi direte. Appunto, non c'è nulla di strano. - Perché, non si vestono anche i bambini? E' giusto che abbiano le loro sfilate. - Ma certamente, avete ragione, e per usare una conferma tanto di moda e sulla bocca di tutti, vi rispondo: "Assolutamente sì!". Sono sincero, non pensiate voglia fare dell'ironia, anzi. Quello che mi ha fatto impazzire ed urlare di gioia è stato vedere le bambine camminare con un piedino dietro l'altro percorrendo una linea perfetta, o i bambini camminare con la schiena leggermente curva, le gambe a fantino e trascinando per terra un cardigan con grande disinvoltura. Un camminare decisamente infantile e spontaneo, oserei dire commovente. Inutile aggiungere che tutti, maschietti e femminucce, avevano trascorso non poco tempo, oltre che dal coreografo, anche dal visagista, con sguardi brillanti e solari per abitini da giorno, cupi fino al "bello tenebroso" per i maschietti, già ammiccanti, con l'abitino per la sera, indispensabile prima del carosello o per guardare i cartoni alla tivvù. Non mancava per ambo i sessi il rappresentante color ebano della specie, componente fondamentale quanto da centellinare, come per gl'indossatori adulti.
Ero veramente in pensiero, lo confesso. Pensare che dopo le varie Naomi, Schiffer, Carla Bruni, ecc..., non ci sarebbero più state modelle, e modelli, androgini e anoressici, con quelle camminate assurde e devastanti per anche e legamenti, con tutta quella bella vita che gli gira intorno, era fonte d'ansia. Invece, in barba al mio pessimismo, questa tradizione, questa cultura introspettiva, continuerà a perpetuarsi, e ne sono, lo dico?, felice.


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