domenica 3 febbraio 2013

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Capitolo II: “Considerazioni sulla coppia, un male ancora necessario?”

(a cura di Napoleone Wilson)

segue da Capitolo I - “Misoginia e malessere dell'anima. Esplicazione e necessarie applicazioni per una difesa del maschio nel 21° secolo”


Le coppie lo sappiamo, sono oggi più che mai portate a sfaldarsi. Non è facile trarne conclusioni univoche, ma è pressochè assodato che anche i sentimenti, come d'altronde tutto, siano diventati più che mai “commerciabili” e a termine. Nel senso che pare assolutamente sparita quella disponibilità al sacrificio delle coppie di precedenti generazioni, per cui non vale neppure la pena di investire e impegnarsi più di tanto, nel rapporto; che può nascere, ma che sviluppa e si stabilisce quasi esclusivamente nella maggior parti dei casi, sulla lunghezza d'onda dell'attrazione fisica. Motivo per cui è diventato sempre più difficile incappare in una relazione seria, sia da parte femminile che maschile, con una leggera predominanza delle prime. Le donne hanno una maggiore volatilità di comportamento, ragion per cui è fisiologica la loro predominante disponibilità a cambiare o a cessare la relazione rispetto agli uomini, oltre che la enormemente maggiore facilità di trovarne delle altre. E' anche maggiormente possibile che quindi incappino in individui disonesti, i quali d'altronde sono coloro che alle donne piacciono di più. Gli uomini, avendo naturalmente maggiori difficoltà passano e trascorrono dei tempi anche infinitesimamente più lunghi da soli rispetto alle donne contemporanee le quali si consolano invece quasi da subito. In pratica, anche qui si è rovesciato quel che era uno dei comportamenti più stupidi praticato dai maschi delle generazioni passate, oggi rovesciato nella pratica delle donne, con anche la loro evidente e belluina soddisfazione.