lunedì 5 aprile 2010

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Wim Mertens

E' un periodo che non c'ho una beata pippa da dire, o meglio ne ho tante ma sono sempre robe serie, pippe mentali appunto, riflessioni esistenziali o sociali o politiche. Inizio a scrivere e poi mi chiedo "ma a che serve?". Non mi viene, mi sembra di fare il predicatore, e invece ho bisogno di cose che mi fanno star bene, che mi facciano amare la vita retoricamente intendendo.

Inauguro con questo post la materia che rappresenta insieme al Cinema il bene-rifugio del mio umore, la Musica. La musica la distinguo in due grandi categorie: quella che mi piace e quella che non. Punto.

Come per il Cinema, la Musica che preferisco è quella che mi fa lavorare il cervello. Devo percepire i neuroni che si agitano ed allora e solo allora partono i brividi in tutto il corpo. Non concepisco nemmeno l'ipotesi di ascoltare musica mentre faccio altre cose, al limite accendo la radio, ma quando ascolto la musica che sento Mia ascolto e basta, devo partire con la testa, non ammetto distrazioni.

Poche le canzoni cantate che mi piacciono. Non m'interessano le parole, mi rompono le palle, disturbano la mia fantasia che vuole crearsi da sé storie ed immagini. Voglio sentire il linguaggio universale delle note e degli strumenti che le riproducono. Immaginabile i generi che difficilmente mi attirano. Della musica cantata preferisco quella straniera, perché in quella italiana trovo poco di mio gusto e soprattutto perché poco e nulla capisco del testo, quindi la voce diventa suono. In generale però se le bocche stanno zitte è meglio. Il massimo dei minimi sono i cantautori e i cantastorie, italiani e non, blasonati e non, impegnati e non.
Ci sono comunque dei/delle cantanti che mi fanno letteralmente impazzire per la loro incredibile bravura, cito subito un mito per me che è Mina, ma sono eccezioni per voci che hanno una magia musicale unica.

Non è una questione di opinioni, di giusto o sbagliato. E' solo questione di gusto personale.

Comincio dall'artista che è la massima espressione vivente della musica che mi piace: Wim Mertens. Di lui ne ho parlato già nel blog del Cinema quando ho recensito "Il ventre dell'architetto". Polistrumentista e cantante lirico, ha composto un'infinità di brani. Per ora mi limito a proporne 2 suoi brani di sintesi.
"Struggle for pleasure" è notissimo (usato spesso in spot, documentari, ecc...), armonioso e d'ambiente, ha una spazialità unica. - ah, finalmente ho capito di chi è questo pezzo! - è la reazione di molti miei conoscenti.
"Lisa" è un brano tratto dalla colonna sonora originale dell'omonimo film, un cd che ho consumato come quello del ventre dell'architetto. E' un film introvabile, una storia d'amore tra 2 giovani che convivono la passione per l'alpinismo e la cultura, con un probabile epilogo drammatico. Tra la musica e le poche foto della copertina questo film nella mia mente l'ho visto già, e quando lo vedrò perché prima o poi lo vedrò!, sarà un momento magico.

Buon ascolto per chi lo desidera.






9 commenti:

  1. Piacevole ascolto, anche se non è esattamente il mio genere. Concordo sulle parole che spesso "rompono le palle", e quando sono particolarmente banali riescono a rovinare l'incantesimo della canzone. Le voci umane però mi piacciono molto, anche se per assurdo le preferisco quando "non capisco" cosa dicono. Sarà anche per questo che preferisco gli artisti stranieri: avendo la "fortuna" di conoscere poco l'inglese, posso volare liberamente sulle ali della fantasia senza venire "disturbato". Ultima cosa: grazie per aver lasciato il post sul mio libro per quasi un mese! Magari non avevi davvero nient'altro da dire, ma sono sicuro che, almeno inconsciamente, tu l'abbia fatto per dare più visibilità a Tutta colpa di Tondelli...

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  2. avevo effettivamente intenzione di lasciare il post sul tuo libro per almeno un paio di settimane, è vero. ;-)

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  3. pensavo mi partissi con quei druidi di emerson lake and palmer con Fanfare for the Common Man ;)

    ebbene si è semplice capire la musica...cè quella che piace e quella no

    PS: struggler for pleasure cè anche in versione houseacidmusic

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  4. be' che fai, mi anticipi i post? :D
    arriverà Fanfare ovviamente, dà il titolo al blog, non a caso. con l'articolo che merita.

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  5. Anch'io distinguo la musica in quella che mi piace e quella che non mi piace, ma siccome soCCanterina..devo ammettere di stare anche molto attenta alle parole.
    Qualche settimana fa..presa da vena nostalgica..mi son fatta, per la macchina, un CD di canzoni di Dalla e de Gregori.
    Beh..caro Roby..dimmi ciò che vuoi, ma all'ascolto di frasi tipo ...e attraversano la notte a piedi per truffare la malinconia. . . e ...mentre ballano si guardano e SI SCAMBIANO LA PELLE.. non posso fare a meno di INGINOCCHIARMI ADORANTE.
    Conosco anche benino l'inglese..quindi se mi capita di beccare per radio..bù..che ne so..Angie degli Stones..nulla vieta che io attacchi immediatamente con:
    ...when will those dark clouds disappeeeeeear la la la....

    Poi, che come suoneria del cellulare io abbia il Tema di Leonetta... beh... è tutto un altro discorso hahahahaha!

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  6. eh be', qualche canzone nel cuore ce l'ho pur'io, non sono nato vecchio, ho passato tante fasi prima di arrivare all'attuale talebanismo :D
    di Dalla il primo concerto della mia vita, p.zza Duomo a Milàn, Anna&Marco ce l'ho nel cuore...
    ehm... 'zzo è il tema di Leonetta? O_O

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  7. Mi sa che a quel concerto di Dalla c'ero anch'io (mi ricordo che ero dietro al palco).
    Mi piace il Dalla dei primi dischi quello recente mi lascia molto perplesso sopratutto per certe dichiarazioni..............bisognerebbe non conoscere il lato umano di molti artisti eviti delusioni dovute ad idealizzazione del personaggio.
    Wim Mertens
    Non conosco lui ma la musica del primo video la conosco anche se non ricordo a cosa è legata.
    Mi ricorda Philip Glass.
    Beh non male ma io sono sul versante delle poche note.
    Come esempio The Plateaux of Mirror di Eno e Harold Budd pianista che con tre note fa un disco.
    Con questa musica ho fatto tanti viaggi nelle notti estive di tanti anni fa.(senza fumo e vino)
    Ovviamente come si suol dire i gusti sono gusti.
    Ho sempre apprezzato la lentezza anche se mi piacciono i Tangerine Dream con i loro ritmi ossessivi.
    La bellezza di Encore Live (1977) comprato quando avevo 19 anni....e meglio che mi fermo.
    Se mi ricordo (spero) tornerò sul discorso delle parole.
    Sono d'accordo con molti di voi.
    M'interessano poco i testi mi piace il suono della voce.
    Eppure mi piace Bob Dylan e De André e altri cantautori.
    Boh.
    Ciao Orsonmic

    P.S. Consiglio anche di Eno Before and After Science

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  8. Caro Michele... ne devo mettere di cose: ELP, Tangerine, Art of Noise, Aubry, Tiersen... qualcosa di classica...
    Brian Eno ha una produzione infinita, finalmente uno che me ne consiglia in particolare, grazie. :)

    ah, quel "Bho" è artistico, ahah!

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  9. ci ho provato con tutte le mie forze ,ho provato con sostanze dopanti,mi sono iniettato pure una kiloton di cicuta ma nulla...i miei sensi rifiutano rigettano il suono di quei krukki dei tangerine dream ;)

    di eno consiglio roxi music dei roxi music (ma credo non ti piacerà)...probabilmente il gruppo che ha più influenzato i suoni degli anni '80...

    prova a farti affascinare dal suono dei talking heads e dal loro album meno osannato ma per me fantastico fear of music...i zibra (con anche brian eno ) è tra le mie 11752 canzoni preferite ;)

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