Spaghetti al Nero di Africa

Ogni volta che si avvicinano le mostruose libagioni natalizie, da un po' d'anni a questa parte, ho preso l'abitudine di dedicare un pensiero a chi paga con fame cronica l'abbondanza pantagruelica di cui io invece posso godere. Quest'anno voglio scriverlo anche qua.

Si può fingere di non sapere, o non sapere affatto che non è cosa meno abietta come direbbe il saggio Nagasena, ma la realtà inconfutabile è questa: per ogni grasso del benestante mondo civilizzato (evito di disquisire sul termine "civilizzato") ci sono centinaia di morti di fame nel Terzo Mondo (e su questo non c'è da disquisire).

Il trucco è presto detto. Ad ogni boccone dici cose del tipo:
bovero bimbo hai fame? guarda ghe boggone di spagheddi! bimbo gol banzone, sei a dieda? io no, sono il badrone, vedi guesda fedda di godeghino? gnamme! gome digi? du non mangi da una seddimana? e guel banzone ghe hai? ah, sono i barassiti? non lo sabevo, anzi ora bevo, du ghe fai? guarda ghe bigghierone di broseggo, gluglu! a me l'aggua fa sghifo, la buddo nel cesso, e bona solo ber la ruggine...

Si può proseguire all'infinito.
E' divertente!, e aiuta la moderazione alimentare eventualmente ai più emotivi, mentre fa vivere una specie di pasto dell'horror agli altri, quindi in entrambi i casi il risultato è positivo.
L'ultima volta che sono stato in churrascheria con amici, un posto di lusso non vado in quelli dei barboni tsé!, a mangiar carne da far schifo a un leone a digiuno, ho iniziato a fare questo gioco ad alta voce seguito dai 3 compagni di goliardia che subito hanno fatto coro e ritornello, il tutto bagnato da 2 bottiglie di Nebbiolo (sempre sia lodato!) ed una di Cachaça (un gloria e genuflessione anche per lei).
Un tantino 'mbriachi, credetemi, è un gioco con cui ci si diverte da pazzi.

Auguri e Buone Feste a tutti.

p.s.: quando troverò una settimana libera scriverò un articolo dedicato a Nagasena, degno di lui.

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