lunedì 12 settembre 2005

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Marcia Perugia-Assisi 2005

Partenza alle 23:30, con un pulman da Milano. Adulti e ragazzi anche giovanissimi, siamo uno spaccato di generazioni. Tentativi disperati di dormire, una ragazza vomita, 2 soste, arriviamo molto presto verso le 6:30 e ci fermiamo a 4 km dalla partenza "ufficiale". Troppo incasinata quella zona, aspettiamo quì insieme a moltissimi il corteo, ma poi l'impazienza prevale, e allora si parte prima dell'arrivo del corteo "ufficiale" coi gonfaloni e le autorità. Siamo già in tantissimi, non vedo la cima del "corteo spontaneo" e mi faccio fare una foto dal nostro punto di partenza. Sono le 9.30 di mattina.



Non è una passeggiata. Camminiamo di buona lena, da marciatori. Non ci sono grandi cori. Le bandiere di rappresentanza della varie associazioni, comitati, organizzazioni non mancano. Quelle dei partiti sono pochissime. Un corteo discreto e silenzioso a tratti, altre volte si incontrano piccoli gruppi con qualche tamburo e qualche slogan. Sono tutti "pro la pace" e non ne ho sentito nessuno "contro qualcuno", ma sarà un caso. C'è l'allegria di una corsa non competitiva.


Quasi all'una siamo a Santa Maria degli Angeli, vicino alla bellissima chiesa. Cosa fare? Alle 16:30 il pulman partirà proprio da lì, come tutti gli altri pulman provenienti da tutta Italia, e molti trasformano quel luogo come arrivo. Abbiamo già percorso circa 15-16 km. Gianna decide che ha camminato abbastanza. Io, Nicola e Luigi ci guardiamo un attimo e poi si decide: "fatto 30... si va ad Assisi!". Manca poco, ma ci attende una salita. Uscendo da SMd.Angeli il vialone punta diritto su Assisi, che dopo aver superato un passaggio a livello diventa ben visibile. In quel momento ho provato la vera emozione. Ero molto stanco, non sono uno sportivo, ma vedere quel panorama dopo aver tanto faticato mi ha veramente commosso, emozionato. Sono stato diverse volte ad Assisi, solo che questa ha un gusto diverso.

Finalmente arrivati, dopo quasi 5 ore (son passate da poco le 14:00), percorrendo la "camminata della pace", sui mattoncini donati anni fa da tantissimi compreso chi scrive, che diventa un ingorgo e facciamo la coda per gli ultimi metri. Alla fine arriviamo alla bellissima basilica dedicata a San Francesco, un Uomo che mette tutti d'accordo, e dietro di noi arriva un gruppo con una grandissima bandiera che stende sulla scalinata. L'effetto è molto bello e gli applausi sono spontanei. Altra commozione, e fanno due!

Per oggi può bastare, poi le gambe indolenzite e le vesciche ai piedi, finita l'adrenalina del "marciare costi quel che costi", cominciano a dolere e devo ancora tornare al pulman. Totale percorso: 20 km! Stento a crederci, eppure sono venuto solo per questo, per fare questo percorso fino in fondo. Non avevo slogan da gridare; nessuna illusione che qualche potente cambiasse politica per quello che stavo facendo; nulla da pretendere, da nessuno, forse anche nulla da dare. In coro unanime abbiamo detto: "In Italia sono venute tantissime, Diversissime persone che, dedicando alla speranza che prima o poi la Pace prenda il sopravvento sul continuo proliferare di odio e guerre, si sono limitate a marciare, con pazienza e fatica". Almeno, io ho voluto dire semplicemente questo.
Ci andrò spesso a questa Marcia! Ci credo a queste cose, ci voglio credere, e incontrare migliaia di persone che ci credono lo trovo molto incoraggiante.


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